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L'attenzione dell'opinione pubblica verso i fiumi viene tenuta "alta" solo in occasione di alluvioni, esondazioni e frane talvolta accennando alle cause, ma quasi mai incentrandosi su cosa fare per prevenire e ridurre questi fenomeni. Potremmo dire che la storia dei fiumi in Italia da diversi anni ruota tutta intorno alla gestione di emergenze, inquinamento, dissesti idrogeologici. Ma come sottolinea l'autore "accanto all'Italia rassegnata a questa perenne emergenza, esiste un'altra Italia capace di muoversi tra le mille difficoltà e pronta a reagire e a ridisegnare il proprio futuro". È questa Italia "che vuole cambiare" che viene raccontata attraverso più di 20 esperienze realizzate in 11 regioni. I contratti di fiume come strumento di cambiamento possono contribuire a realizzare il passaggio da politiche settoriali a politiche integrate di riqualificazione ecologica, fruitiva e paesistica del sistema fluviale. Sono un fenomeno che non interessa solo tecnici, esperti e amministratori, ma intere comunità locali che ne diventano sempre più spesso promotrici e co-responsabili.